Seconda chance per un detenuto del carcere di Bollate – “fare impresa” all’interno delle Istituzioni Carcerarie
Prosegue all’interno della casa circondariale di Milano-Bollate il percorso rieducativo dei detenuti.
A seguito di un accordo con il DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) PRAP (Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria) per il reinserimento sociale dei condannati in Italia (art. 20 e 21) Ladisa Ristorazione – attuale gestore del servizio di sopravvitto a favore dei detenuti degli Istituti Penitenziari per adulti della regione Lombardia – conscia di quanto la possibilità di lavorare sia per un detenuto una fonte di riscatto, assume un carcerato, che presterà servizio come magazziniere del Carcere di Bollate.
Ladisa si occuperà di formare adeguatamente il lavoratore, a cui spetterà regolare retribuzione.
Il tema del lavoro penitenziario, affrontato secondo la prospettiva giuridica combinata con gli studi di organizzazione e gestione d’Impresa, può concretamente portare alla reale rieducazione del reo.
I principi costituzionali plasmano anche il carcere, rendendolo un luogo in cui il lavoro cessa di essere misura afflittiva e acquisisce i connotati, previsti dalla Costituzione, di mezzo per l’affermazione della personalità del detenuto e dell’uomo.
Il progetto continuerà su tutte le carceri d’Italia in cui Ladisa Ristorazione è gestore del servizio di vitto e sopravvitto.
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